AULA COLUMBUS
UNIVERSITÀ DI ROMA TRE
Akira Kasai
(Tokyo, 1943) danzatore, coreografo e regista. Una formazione nella danza moderna e nel balletto alle spalle, negli anni Sessanta diventa allievo di Kazuo Ōno (1906-2010) e partecipa alla serie dei Dance Experience diretti da Tatsumi Hijkata (1928-1986): esperimenti sul significato del corpo che daranno origine a un nuovo genere di danza, il butō. Nel suo primo spettacolo come coreografo, Takkei Sebo (La Vergine Maria crocifissa,1966), è Kasai ad usare per la prima volta la parola butō, un insieme di due ideogrammi teso a sottolineare il senso di un passo che calpesta la terra in contrapposizione all’idea del morbido flusso di movimenti contenuto nella parola buyo (la danza tradizionale). Poi cominciano a usarlo anche Hijikata e Ōno. Kasai parte dal principio che il corpo stesso del danzatore possiede un tempo eterno, il danzatore vive l’eternità dentro di sé, e comincia a indagare questa relazione fra il corpo e il tempo; come si realizza questo legame fra qualcosa che si vede in quanto materiale e questa cosa invisibile che è il tempo. Elabora un suo butō costruendo spettacoli che scelgono temi carichi di delicato erotismo, sospesi nell’indecisione di un’identità sessuale mai definita e androgina, o sempre più orientati verso la teologia scintoista e la filosofia di Gurdjieff, il pensiero occulto e il misticismo.Nel 1971 Kasai fonda una sua scuola di danza butō e studi esoterici, Tenshi-kan (La casa degli angeli) e nel 1976 riceve il premio dell’Associazione dei critici di danza del Giappone (Dance Critics Association Award). Tre anni dopo smette di danzare e si trasferisce in Germania per studiare Euritmia alla scuola tedesca di Rudolf Steiner, dove si diploma nel1983. Dal suo ritorno nel 1985, si esibisce occasionalmente per eventi di colleghi e celebrazioni. Nel 1991 riapre il Tenshi-kan che diventa una scuola di formazione in Euritmia con corsi quadriennali. Torna in scena nel 1994, dopo 14 anni di assenza, con lo spettacolo Seraphita. Salutato come il Nijinski del Giappone, da allora continua a esibirsi intutto il mondo. A partire dal tour americano del 1996, Kasai ha cominciato a interagire con artisti di diversa provenienza: dalla danza contemporanea come Kuniko Kisanuki e Kim Itoh, al ballettocome Ikuyo Kuroda (compagnia Batik) o Pierre Darde, etoile della Paris Opera Ballet Company. Nel 2008 ha formato una nuova compagnia - AKIRA KASAI DANCE COMPANY - che mette insieme euritmia, butō e danza contemporanea. Fra i suoi ultimi progetti la collaborazione con il pianista Yuji Takahashi per una serie dedicata a Bach. In Italia è arrivato per la prima volta nel 1998. Tra i suoi ultimi progetti: la presentazionedello spettacolo Utsurobune – Il battello fantasma (Japan Dance Forum Prize 1911) all’Accademia Nazionale di Danza di Roma (luglio 2012); la partecipazione alla prima edizione del Festival “Persefone - Danza al confine tra due mondi. Dal butō italiano all’euritmia giapponese” (Tuscania 2011); il Progetto Eliogabalo – Tre studi su Artaud residenza coreografica per Lios e NON-company sulla musica dei Carmina Burana di CarlOrff (Roma e Palermo, 2009-2010); l’intervento al Museo Nazionale Archeologico di Napoli all’interno del progetto Site Specific “Danza e mitologia" (2009 e 2010).